Castellani: ''Fatica e gioia, che belle le multiple''

24 Dicembre 2020

La specialista dell'eptathlon è stata terzo ai tricolori promesse dopo una stagione super

di Umbria

Un altro appuntamento della nostra rubrica dedicata ai protagonisti dell’atletica umbra. Questa volta è il turno della giovanissima Francesca Castellani (ARCS CUS Perugia), primatista regionale dell’eptathlon, nonché bronzo ai Campionati Italiani Promesse 2020.

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Ciao Francesca! Complimenti, per te una stagione magnifica, te la saresti mai aspettata? 
Buongiorno! Grazie di cuore. Sinceramente no, pur avendo ottenuto buoni risultati alle gare regionali e di preparazione, non mi sarei mai aspettata un tale miglioramento in molte discipline.
- Come procede la preparazione? Su cosa stai cercando di migliorare?
Ho avuto un problema al ginocchio della mia gamba di spinta, quindi la preparazione procede ma procede a rilento. Al momento stiamo concentrando la preparazione sul miglioramento della parte superiore in quanto più debole rispetto all’inferiore, quindi in sintesi cerchiamo equilibrio tra sopra e sotto.
- Com’è nata la passione per le prove multiple?
Diciamo che è stata inaspettata. All’inizio non mi piacevano molto, anzi mi demoralizzavano poiché molte discipline non erano il mio forte. La vera passione è nata due anni fa, quando chiaramente c’è stato un miglioramento sia dal punto di vista tecnico che da quello psicologico, che mi ha aiutato a non demoralizzarmi più se una delle sette prove va male ma a guardare alla successiva e cercare di far risalire il punteggio.

Inoltre grazie alla mia compagna di allenamento Elisabetta Baldelli, che spesso gareggia con me, riesco a restare più “rilassata” possibile e a gareggiare in serenità in entrambe le giornate.
- Come si prepara un eptathlon?
Bellissima domanda. Con tanto allenamento, cercando di non trascurare tecnica, potenziamento, riposo, nutrizione e personalmente anche l’aspetto psicologico non va sottovalutato. Colgo l’occasione per ringraziare il mio allenatore Valentino Mazzola, che mi sostiene moltissimo e che si occupa di tutti gli aspetti della preparazione e soprattutto la mia famiglia che mi segue e sostiene moltissimo da sempre e ovunque.
- Qual’è la disciplina preferita delle sette? Preferisci il primo o il secondo giorno?
Dopo questa stagione posso dire che la mia disciplina preferita sono i 200 metri, non solo perché quest’anno sono migliorata molto, ma perché mi aiutano spesso a far risalire il punteggio dopo una prima giornata dove il salto in alto e il peso (nonostante i miglioramenti negli anni) me lo fanno scendere di molto. Senza alcun dubbio preferisco il secondo giorno di gare, quando arrivi all’800 finale sai che stai per finire e che in quella gara devi dare tutto quello che ti resta, la sensazione è bellissima.
- L’eptathlon è un’avventura a tutti gli effetti. Cosa si prova al termine dell’800 finale?
Finito l’800 hai finito, hai finito 7 gare. Nonostante ti spolmoni, ti butti a terra e maledici tutto, sei al settimo cielo. Personalmente la soddisfazione è tanta, se poi il risultato è pure positivo ben venga!!
- Raccontaci un aneddoto sulla tua medaglia ai Campionati Italiani Promesse.

Te l’aspettavi questo bronzo?
Un aneddoto ce l’ho. Due settimane prima della gara ho slogato la caviglia destra e una settimana prima dei Campionati Italiani ho avuto un trauma al ginocchio della gamba di spinta che per un giorno mi ha impedito di flettere/distendere completamente la gamba; in sintesi c’era il rischio di non andare a gareggiare. Ma, scusate il termine, mi ero fatta “il mazzo” tutta l’estate per poter partecipare, poi vista la classifica era una gara da non perdere. Senza farla lunga, ho visto tre fisioterapisti diversi che mi hanno sbloccato la gamba e mi hanno permesso di gareggiare anche se fasciata come una mummia. Ovviamente il bronzo non me l’aspettavo nonostante la classifica non era affatto male, ma viste le condizioni non era facile ottenerlo.
- Identificherei tre momenti nella tua stagione: il record regionale assoluto, la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani di categoria e il bel piazzamento ai campionati assoluti. Qual’è stato il tuo preferito e perché? 
Sicuramente il bronzo, oltre ad essere stata la mia prima medaglia ad un campionato italiano, ho gareggiato mettendoci tutto, rischiando il tutto per tutto.
- Sembrano confermate le competizioni indoor, quali obiettivi? 
Al momento viste le condizioni del ginocchio non ho stabilito obiettivi agonistici, aspetto miglioramenti, sicuramente spero di poter partecipare ai Campionati Italiani Indoor di prove multiple visto che la data è stata posticipata ai primi di marzo.
- Grazie dell’intervista, potresti lasciare un messaggio agli amici dell’atletica umbra?
Grazie a voi!! Non scoraggiatevi mai, se volete una cosa, qualsiasi cosa sia, non mollate, serve impegno, ma una volta raggiunto è veramente una soddisfazione e una gioia unica!! Anche in questo periodo che stiamo vivendo, restiamo ottimisti e continuiamo ad allenarci per poter raggiungere gli obbiettivi quando sarà possibile!

di Francesco Giovannini


La splendida immagine dell'eptatlete in festa al termine degli 800 metri (foto Colombo/FIDAL)


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