100+200+400: solo Mennea davanti a Re

05 Luglio 2020

Con il 10.47 e il 20.69 di Rieti, il primatista italiano del giro di pista scala la classifica “combinata” e diventa il secondo azzurro di sempre alle spalle della Freccia del Sud

di Giorgio Cimbrico

Con il doppio progresso di sabato a Rieti, Davide Re è entrato - e ha scalato - in meno di due ore una classifica azzurra molto speciale, la “combinata” 100+200+400. È un’etichetta che si adatta alla perfezione al passato sciistico del 27enne imperiese. Gli anglosassoni preferiscono l’etichetta “all around”.

Quarantasette centesimi di miglioramento sui 100, ventuno sui 200, quasi sette decimi che lo hanno spedito molto in alto e trasformato nell’unico, dopo Pietro Mennea, ad aver violato la barriera dei 76 secondi, centrata esattamente da chi era prima di lui primatista italiano del giro di pista: Matteo Galvan, un all arounder di razza, capace di metter le mani su un titolo italiano dei 100 e di conquistare una semifinale olimpica dei 200.

Limitandoci all’accoppiata 200+400, con il 20.69 realizzato sulla pista che Re, sabino d’adozione, conosce ormai come le proprie tasche, è arrivato un sorpasso importante, storico: Mennea aveva sui 200 un vantaggio di 1.18 che si è ridotto a 97 centesimi. Sui 400, il gap era ed è di 1.10 a favore del ligure. È giusto osservare che le esperienze di Mennea sul 400 sono state piuttosto sporadiche, con qualche rilevante e storico apporto offerto alla 4x400. Riassumendo, Pietro rimane imperatore, Davide merita la corona… di Re.

La ricerca e la compilazione si sono trasformate in un piacevole viaggio nel tempo più o meno profondo, nell’ennesima constatazione del formidabile talento di Andrew Howe, mai assistito dalla sorte (una supercombinata che comprendesse anche il salto in lungo lo proietterebbe a livelli assoluti, a palmi solo dietro a Christian Taylor), nella rievocazione per fotogrammi di Pierfrancesco Pavoni, unico azzurro ad aver agganciato una doppia finale mondiale 100-200, e nel ricordo della corsa calligrafica di Mauro Zuliani, padrone del record del quarto di miglio per un quarto di secolo dopo averlo prelevato dalle mani di Marcello Fiasconaro lasciandosi alle spalle un futuro campione del mondo, il giamaicano Bertland Cameron. Tra meno di un mese, il 1° agosto, saranno quarant’anni dal bronzo olimpico della 4x400: dopo Stefano Malinverni corse Mauro, dopo Roberto Tozzi, toccò a Pietro. Giornata memorabile.

I MIGLIORI AZZURRI 100+200+400

Pietro Mennea 10.01 + 19.72 + 45.87 = 75.60
Davide Re 10.47 + 20.69 + 44.77 = 75.93
Matteo Galvan 10.38 + 20.50 + 45.12 = 76.00
Andrew Howe 10.27 + 20.28 + 45.70 = 76.25
Pierfrancesco Pavoni 10.22 + 20.38 + 45.71 = 76.31
Mauro Zuliani 10.39 + 20.72 + 45.26 = 76.37
Alessandro Attene 10.48 + 20.57 + 45.35 = 76.40

Cronometraggio manuale
Sergio Ottolina 10.3 + 20.4 + 46.2 = 76.9

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