Mondo: vedi Amsterdam e poi corri

16 Ottobre 2017

Lawrence Cherono vince in 2h05:09 la maratona olandese a tempo di record. Per la prima volta cinque atleti sotto le 2h06 in una 42 km europea.

di Marco Buccellato

CHERONO-RECORD, AMSTERDAM ANCORA PIU' VELOCE - Come l'anno scorso, meglio dell'anno scorso. Anche l'edizione 2017 della maratona di Amsterdam va in archivio con prestazioni di enorme spessore. Il 29enne vincitore Lawrence Cherono ha migliorato di dodici secondi il primato della corsa in 2h05:09 (36esima prestazione all-time e quinta del 2017) e grazie a una seconda parte di gara più veloce della prima (1h02:51/1h02:18) ha concluso magistralmente una corsa che ha espresso, per la prima volta in Europa, ben cinque runner capaci di esprimersi sotto le 2h06. il 2h05:43 del quinto classificato, Amos Kipruto, migliora sensibilmente il 2h06:07 realizzato sempre a Amsterdam un anno fa da Ezekiel Chebii, fino a ieri miglior risultato per il quinto posto in una 42 km sul suolo europeo. Pioggia di personal best e grandi tempi anche per Norbert Kigen (secondo in 2h05:13), Abraham Kiptum (terzo in 2h05:26 con progresso superiore ai sei minuti) e per l'etiope Mule Wasihun (quarto in 2h05:39).

NAGEEYE RECORD D'OLANDA - Con quindici maratoneti cronometrati nell'area delle 2h10 (il quindicesimo ha corso in 2h10:01), oltre al vincitore e ai piazzati la giornata ha regalato grande visibilità anche all'olandese nato a Mogadiscio Abdi Nageeye, nono con il record nazionale di 2h08:16, che è anche il record europeo stagionale. Il debuttante neozelandese Zane Robertson si è ritirato, così come Wilson Chebet, tra i favoriti in forza delle tre vittorie ad Amsterdam dal 2011 al 2013. Eccellente anche il risultato della vincitrice della corsa donne, l'etiope Tadelech Bekele, prima in 2h21:54 (1h10:12 a metà gara), primato personale e terza prestazione nella storia della 42 km olandese. La kenyana Gladys Chesire (2h24:51) e l'altra etiope Azmera Abreha Gidey (2h25:23) hanno composto gli altri due terzi del podio. Notevolissima la prestazione della Abreha, che le notizie indicano appena 19enne: oltre al podio, la giovane etiope ha centrato anche la miglior prestazione mondiale stagionale under 20 sui 42 km e la seconda under 23, dato ancora più stordente se si considera che era all'esordio in maratona e non gareggiava da cinque mesi. La favorita Caroline Rotich, già prima a Boston, ha chiuso quinta in 2h26:26 dietro Viola Kibiwott (2h25:32), alla seconda esperienza sulla distanza.

LE ALTRE MARATONE: LISBONA, GYEONGJU, BUENOS AIRES - A Lisbona Sarah Chepchirchir, autrice di un magnifico 2h19:47 a Tokyo in febbraio, ha confermato la vittoria di un anno fa in 2h27:57 precedendo le etiopi Afera Godfay (2h28:46) e Kumeshi Sichala (2h38:52). Vittoria keniana anche al maschile con Ishmael Bushendich, secondo a Milano un anno fa, in 2h10:51. La gara femminile, sulla distanza dimezzata, ha visto il successo di Eunice Chumba (Bahrain) in 1h08:48 su Visiline Jepkesho (anche lei con un passato milanese e la vittoria nell'edizione 2014) seconda in 1h09:31, e Rose Chelimo, iridata di maratona a Londra e terza in 1h09:48.

Felix Kipchirchir Kiprotich ha vinto la maratona coreana di Gyeongju in 2h06:54, primato personale e secondo successo consecutivo, davanti a Benson Kipruto (altro personal best in 2h07:01) e Robert Kipkorir Kwambai, terzo come l'anno scorso (2h08:14). Record della corsa anche a Buenos Aires, dove per la prima volta il vincitore è giunto al traguardo in meno di 2h10: la firma è, manco a dirlo, di un keniano, il 31enne Barnabas Kiptum, al secondo crono della carriera in 2h09:42. Infine, corposo miglioramento per la 25enne australiana Celia Sullohern, che ha vinto la maratona di Melbourne in 2h29:27.

STRADA EST - Varie corse in Europa: maratona di Bucarest al keniano Duncan Koech in 2h13:13, quella polacca di Poznan all'ucraino Mykola Yuhymchuk in 2h14:30. Sempre in Polonia la mezza maratona di Cracovia, vinta dal keniano Hillary Kimaiyo in 1h03:41 e dall'etiope Kejeta Melak in 1h12:04. Ancora Kenya nella mezza albanese di Tirana, con successo di Abel Kibet in 1h02:42, e altra Etiopia in Turchia (a Darica) con il successo del 20enne Derara Hurisa in 1h03:36. L'impronta keniana arriva dalle donne con il successo di Margaret Agai in 1h12:35.

PISTA EST - Altri risultati da Oriente e Medio Oriente: il 18enne etiope Biyazen Alehegn ha corso i 5000 in Giappone in 13:23.51 davanti al pari età keniano Wesley Ledama (13:24.59). In Iran altro lancio d'autore del vice-campione olimpico di Londra 2012 Ehsan Hadadi, che a Teheran ha portato a 65,66 la miglior prestazione asiatica stagionale del lancio del disco. Si riparte in Sud Africa: il primo tabellino della stagione 2017-2018 riporta il 10.16 del 18enne Thando Dlodlo (primato personale) e i grandi progressi del mezzofondista 16enne Siyabonga Ndlovu, che ha corso gli 800 in 1:50.44 e i 1500 in 3:51.59, migliorandosi di due e di tre secondi sulle due distanze nello spazio di 24 ore.

MIX-NEWS - Valerie Adams ha dato alla luce la prima figlia nei giorni scorsi. La pesista neozelandese che ha dominato la scena internazionale nell'ultimo decennio conta di tornare in pedana per i Giochi del Commonwealth del prossimo mese di aprile. Sulla via del ritorno anche la sua miglior avversaria, la tedesca Christina Schwanitz, a sua volta diventata madre di due gemelli quest'anno, che proverà a essere pronta per gli Europei di Berlino. La primatista bielorussa di maratona Aleksandra Duliba gareggerà per l'Ucraina: si è stabilita a Kiev dopo aver sposato il maratoneta ucraino Shafar. Altri ritorni, in zona-Minsk: il decatleta Andrei Krauchanka, dopo alcune stagioni di sofferenza, il cui ultimo decathlon corrispose con la conquista del titolo europeo a Zurigo 2014, e Ivan Tikhon, argento olimpico a Rio nel martello all'età di 40 anni. Fermo quest'anno per problemi di salute, è di nuovo in pedana a preparare il 2018 (grazie a Nakamura, Hubbeling, Jonik, Juck, Fuchs).

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